Il primo passo nell’impostazione della ricerca consiste nella definizione dell’oggetto dell’analisi. Nel caso dell’indagine condotta a Roseto si era scelto di studiare il fenomeno “rapporti intercorrenti tra popolazione locale, turisti e terremotati dell’Aquila”, osservando le interazioni tra le “tre popolazioni” di Roseto, indagando l’impatto che la gestione dell’emergenza ha avuto sulla vita quotidiana dei rosetani, sulla stagione turistica, i networks che si sono attivati per far fronte alle varie necessità.
Si è scelto di condurre la ricerca adottando un paradigma quali-quantitativo: integrando nelle varie fasi tecniche quantitative e tecniche qualitative, si voleva giungere ad un punto di vista sufficientemente completo del fenomeno osservato.
La fase della rilevazione vera e propria è stata preceduta dalla definizione del campione, dalla strutturazione del questionario e dei temari di riferimento per la conduzione delle interviste, dalla mappatura del territorio di Roseto e suddivisione del medesimo in aree di competenza assegnate, ciascuna, ad una coppia di rilevatori.
Il campione selezionato consta di una parte dell’universo delle strutture ricettive di Roseto (intendendo qui alberghi, bed & breakfast, camping e residence), ossia solo le strutture che hanno ospitato e/o ospitano terremotati aquilani. I questionari sono stati somministrati alla totalità delle strutture facenti parte di questa porzione. Le associazioni e le strutture rilevanti, ai fini della ricerca, sono state selezionate facendo riferimento agli elenchi forniti dalla protezione civile di Roseto.
Giunti sul campo si è proceduto inizialmente alla conduzione di uno studio esplorativo: si è scelto, in questa fase, di adottare una serie di tecniche qualitative che fornissero un primo spaccato della realtà del fenomeno, al fine di meglio definire le categorie d’analisi da adottare nel corso dell’indagine.
La prima giornata è stata perciò dedicata all’osservazione, aIla redazione di note visuali ed etnografiche, ai primi contatti casuali ed informali con la popolazione di Roseto. La fase esplorativa si è conclusa con un briefing che ha portato alla definizione delle seguenti categorie per la classificazione delle dimensioni del fenomeno:
- quotidianità e universalizzazione dell’esperienza personale;
- ospitalità turistica;
- ospitalità solidale;
- emergenza, strutture ed organizzazione.
La fase della rilevazione vera e propria si è aperta con l’assegnazione alle coppie d’intervistatori delle strutture ricettive, collocate nelle zone di competenza, cui somministrare i questionari strutturati.
Il contatto iniziale con i soggetti intervistati è stato il momento più delicato: i soggetti dovevano decidere se collaborare o meno. Per rendere massima la collaborazione si è insistito sull’anonimità delle risposte e si è mostrata la lettera di presentazione che spiegava la natura e gli obiettivi della ricerca e l’appartenenza degli intervistatori ad un dipartimento universitario di un ateneo del territorio.
Si è reso necessario tornare diverse volte presso le varie strutture, al fine di raccogliere la totalità dei questionari, lasciando ai titolari la possibilità di trovare il momento più opportuno per compilarli.
La fase della somministrazione ha assorbito buona parte del tempo di permanenza sul campo. Alla distribuzione dei questionari ha fatto seguito la realizzazione di interviste non strutturate, ma guidate dai temari di riferimento, alle associazioni operanti sul territorio per la gestione dell’emergenza, nonché alle istituzioni locali.
Una volta raccolte tutte le informazioni necessarie, sia tramite i questionari che tramite le interviste, si è provveduto a ricomporre tutto il materiale proveniente dal lavoro dei vari rilevatori, onde catalogarlo per dare un ordine provvisorio ai dati prima di procedere all’analisi dei medesimi.
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