lunedì 20 luglio 2009

"Con te era un sogno ... adesso sono sveglio"

di Barbara Coccagna

Al proprietario di questo locale questa frase - stampata sulla maglietta bianca nella foto - “è venuta in mente” la mattina del 6 aprile, mentre camminava tra i resti polverosi del suo locale e prendeva coscienza del fatto che il terremoto aveva spazzato via, in una manciata di secondi, un capitolo importante della sua attività.

L’idea di riportare la frase su delle magliette nasce subito dopo, probabilmente insieme alla voglia di ricominciare altrove e di esorcizzare il terremoto e tutto quello che ha comportato per gli aquilani.

Ne è stata realizzata anche una con la scala Richter in aquilano dove all’intensità di ciascuna scossa corrisponde un simpatico commento in dialetto aquilano: 3.3 “Bottarella”, 3.8 “Bella botta”, 5.8 Petenga…


Sembra che tutto ciò che sia ricollegabile a L’Aquila ed al terremoto costituisca una fonte di attrattiva per i turisti, ben disposti ad acquistare queste magliette in luogo dei classici souvenirs.


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